La pietra del mese di marzo è l’acquamarina che, da blu a blu verdastra, è stata a lungo considerata un simbolo di felicità e di
eterna giovinezza.
Il suo nome deriva dalla parola latina “acqua del mare” (un’appropriata descrizione di molte pietre presenti sul mercato.
Nel medioevo si pensava che conferisse al possessore intuito e preveggenza. Si riteneva anche che inducesse al sonno. Se
una persona teneva un’acquamarina in bocca, si diceva potesse chiamare il diavolo dagli inferi ed avere una risposta a
qualsiasi domanda. Aveva altri poteri sul diavolo quando fosse consacrata: chi la portava era un conquistatore al di là di ogni
malvagità. Si credeva che l’acqua in cui fosse stata immersa un’acquamarina curasse i disturbi agli occhi, l’interruzione del
respiro e il singhiozzo.
Le più belle gemme provengono in genere dal Madagascar, Brasile, nonché dalla Russia e dall’Africa meridionale.
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